Il turismo scolastico alla “Casa delle farfalle” di Bordano continua a fare numeri da record registrando il boom di presenze dello scorso anno. Sono circa 8.000 i giovani che raggiungono il sito turistico ai piedi del Monte San Simeone per visitare quella che è la maggiore attrazione di turismo naturalistico in Friuli Venezia Giulia. Arrivi di diversa provenienza, non solo regionale: Veneto, Trentino, Austria e Slovenia.
Da anni la cooperativa Farfalle nella testa, che gestisce la struttura di Bordano, lavora affinché le quasi 50mila presenze stagionali non siano un “mordi-e-fuggi” ma possano tramutarsi in visitatori abituali dell’intero territorio gemonese e della Val del lago. In quest’ottica è stato attivato – per la prima volta – un progetto che riguarda il turismo scolastico che, partendo dalle serre tropicali di Bordano, mette insieme diverse realtà e alcuni dei Comuni limitrofi e discipline differenti. Insieme a Farfalle nella testa, infatti, i promotori di questo progetto sono l’Associazione dei Comuni terremotati e Sindaci della Ricostruzione del Friuli con il museo Tiere Motus a Venzone e il Comune di Gemona del Friuli. Al progetto hanno dato il proprio sostegno anche il Comune di Bordano e quello di Venzone.
“Ci sono un paio di congiunture che hanno reso possibile questo primo passo nella direzione che reputo fondamentale per lo sviluppo dei nostri territori – afferma il presidente della cooperativa Farfalle nella testa, Stefano Dal Secco –. Prima di tutto l’idea che il turismo funzioni per destinazioni e comprensori, e non di singola attrazione o di campanilismi. Consapevolezza che si sta ormai facendo strada in molti operatori turistici e in diversi amministratori lungimiranti. Poi, contestualmente, l’idea che pubblico e privato non possono che lavorare di concerto, per gestire al meglio questo processo”.
La proposta è rivolta a tutte le scuole, di ogni ordine e grado (dalla terza classe della primaria) e si articolano in una giornata, dalle 9 alle 14.30, in cui studenti e studentesse potranno scegliere di cimentarsi in diverse attività tra la Casa delle farfalle di Bordano, con le serre e i laboratori didattici; il museo Tiere Motus di Venzone, che ripercorre la storia del terremoto del 1976 e della successiva ricostruzione, oltre ai laboratori sul rischio sismico e le scienze della terra; un percorso lungo il centro storico di Gemona, con il Castello ed il Duomo e infine alcune escursioni nella zona del Lago dei tre Comuni.
“Ringraziamo i gestori della Casa delle Farfalle di Bordano e del museo Tiere Motus per averci concesso questa opportunità – commenta il sindaco di Gemona del Friuli, Roberto Revelant -. Condividiamo con favore la collaborazione con le realtà del gemonese al fine di valorizzare il nostro territorio sia per gli aspetti paesaggistici che per quelli storico-culturali soprattutto, come in questo caso, se rivolti a bambini e ragazzi che frequentano le scuole della nostra regione. Gemona entra pertanto in un circuito nuovo ma che siamo certi porterà interesse verso la nostra città, unitamente ai comuni limitrofi”.